Resoconto sulla Conferenza del Cicap
Ciao a tutti dalla vostra affezionata Lupetta!
Come vi avevo anticipato la scorsa volta, sono stata alla Conferenza sulle scie chimiche in Italia, organizzata dal Cicap, sabato 24 maggio a Milano. Una giornata molto importante sotto parecchi aspetti che sicuramente, voi attenti lettori, non volete perdere. Quindi bando alle ciance e via alle succulente notizie!
Ci troviamo nell'Aula magna del Museo civico di Storia Naturale di Milano. Il proiettore è pronto, i relatori pure. Da fuori entra una luce grigiastra che annuncia pioggia. C'è un po' di tensione e dagli sguardi già si capisce che questa giornata ci fornirà molto su cui ragionare.
La Conferenza si apre con un primo intervento del giornalista scientifico Luigi Bignami, il quale ha sapientemente descritto, tramite presentazione proiettata a video, tutta una serie di fenomeni naturali ben conosciuti: dal famoso raggio verde, alle nubi lenticolari, passando per i nembocumuni e altre cose normalissime. Il tutto infarcito di frasi come "è un fenomeno naturale", "è tutto normale" e così via. Certo che è naturale! Ce li insegnano già alle elementari i cirri e le aurore boreali. Ma questa introduzione serviva solo per convincere lo spettatore che qualsiasi cosa raccontata durante la conferenza vera e propria sarebbe stato... "normale".
Infatti la presentazione si conclude con questa immagine
La strategia psicologica è semplice: se finora vi abbiamo mostrato fenomeni naturali, anche questo lo è...
La conferenza entra nel vivo con l'intervento di Simone Angioni, chimico dell'Università di Pavia. Con un inizio un po' polemico cita la famosa ricerca dell'ing. aerospaziale Luigi Fenu, definendola un documento privo di valore e scritto da chissà chi. All'obiezione di alcuni in sala, che fanno notare che un ingegnere aerospaziale non è l'ultimo arrivato, gli viene risposto da Bignami che invece lo è, perché Fenu non è specializzato nel settore meteo. Bene. Come al solito ci ritroviamo nell'era del "cita la fonte" e "ma cosa ne sa lei?".
C'è anche il sospetto che alcuni anti-sciachimisti siano intervenuti apposta per ridacchiare a qualsiasi riferimento alle scie chimiche e insistono su vocaboli quali "cospirazione", "complotto" et similia... tutti termini che nessuno di noi si è sognato di pronunciare.
Ad un certo punto Angioni ammette che esistono esperimenti per il controllo climatico, ma solo su piccola scala, così al momento delle domande io espongo la mia. Vi prego di ascoltare tutto, perché alla fine io non ho capito quale sia stata la risposta... volete aiutarmi?
Il resto della conferenza è proseguita con lo screditare un paio di nomi che appaiono nella presentazione in ppt di Fenu, e insistendo che si tratta sempre e comunque di scie di condensa e che le condizioni climatiche affinché si formino non sono quelle che tutti conosciamo, anzi non si possono nemmeno definire in modo assoluto.
Ma il bello ha da veni'! Perché a conclusione della conferenza viene detto esplicitamente che i sostenitori delle scie chimiche sono un costo economico e sociale, in quanto fanno futili richieste di analisi all'Arpa per ogni minimo sospetto e intasiamo la rete con teorie di ogni genere, totalmente infondate; quando invece faremmo bene a convergere i nostri studi su argomenti più seri...
Punti di vista.
In ogni caso vorrei ringraziare Angioni, unica voce un tantino più obiettiva della altre, e sicuramente il più disposto a discutere e a ragionare sul fenomeno senza escludere a priori nessuna strada.