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Scie Chimiche Italia

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Scie chimiche, non scie di condensazione.


Le scie di condensazione emesse dagli scarichi degli aerei sono corte e durano al massimo 10 minuti, poi scompaiono. Le conosciamo tutti. Anch'io le conosco bene, perche' ho vissuto per 30 anni a due passi da un aeroporto.

Dal 2001 sono comparsi aerei non di linea, che volano ad alta quota ed emettono da scarichi speciali lunghe scie bianco sporco, che persistono nel cielo anche mezza giornata e si allargano. In inglese si chiamano "chemtrails", in italiano le chiamiamo scie chimiche.

A volte disegnano reticoli e/o triangoli nel cielo. Quelle scie poi si allargano e coprono tutto il cielo, che diventa lattiginoso e di colore grigio/bianco sporco.

Spesso la luce del tramonto colora le scie chimiche di rosa. Nei giorni in cui accadono questi fenomeni di spray, le analisi dell'aria rivelano un aumento improvviso e totale di sostanze chimiche, tra cui sali di bario e alluminio, e in alcuni casi sostanze biologiche, come globuli rossi essiccati (sangue secco), muffe, tossine e altro.

Questo fenomeno di massa e' iniziato nel 1996 negli USA.

Dal 2000 si verifica anche in Europa, soprattutto nei paesi NATO.

Cercando negli archivi fotografici, tuttavia, alcune scie chimiche "primordiali" sono state individuate anche nel 1996 e 1992 in Europa, e prima ancora negli USA.

-> Chi sta conducendo questo gioco enorme?

-> Chi ha le risorse finanziarie per spruzzare i cieli di mezzo mondo - e riempire i nostri cieli di scie chimiche italiane?

-> Chi convince i meteorologi che sono scie di condensazione, quando invece - basta alzare la testa al cielo e guardare - si tratta di scie chimiche?

-> Perche' cospargerci le teste di materiali nocivi?

-> Perche' un militare di carriera non ha negato ma ha specificato che le scie chimiche "sono innocue"?


Echeggiano le parole di Morpheus in Matrix:

"Non sappiamo chi colpi' per primo, se noi o loro.
Sappiamo pero' che fummo noi ad oscurare il cielo."


Di certo non e' l'associazione degli amici del quartiere che finanzia tutto questo. L'organizzazione che sta dietro deve avere ingenti risorse a disposizione.

Governi, militari, complesso militare-industriale?

In ogni caso, ricordiamoci che i governi hanno bisogno dei nostri voti per restare in carica.

Ricordiamoci che le grandi aziende sovranazionali hanno bisogno dei nostri soldi per andare avanti.

E che i nostri militari hanno bisogno di
persone per mandare avanti qualsiasi progetto.

Senza il nostro appoggio - anche tacito - qualsiasi progetto si ferma.

Il potere e' in mano nostra.

Usiamolo.

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giovedì 20 dicembre 2007

Focus e scie chimiche

Visto su Luogocomune.net, doverosamente ripubblichiamo. L'ottimo articolo si inserisce nella scia delle discussioni successive all'articolo disinformatorio di Focus sulle scie chimiche.


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Luigi Fenu, Ing. Aeronautico e membro del Comitato Regionale Scie Sardegna, risponde all’articolo di Focus sulle scie chimiche.

Qualche giorno fa, giorno mentre mi trovavo in edicola per cercare una rivista specializzata di MTB, il mio sguardo è caduto sulla copertina del nuovo numero di FOCUS; su una fotografia “civetta” vi era la didascalia:
“MISTERI/COMPLOTTI: chi fa queste scie? Sono pericolose?”

Il tema dell’articolo sembrava interessante, anche se sono del parere che argomenti come questo delle scie d’aereo, che implicano serie competenze tecniche e scientifiche, rischiano troppo spesso di essere, anche volutamente, banalizzati. Trascinato da un’onda di ottimismo ho deciso di dare un po’ di fiducia al giornalista Paolo Toselli ed ho acquistato la rivista.

Durante la lettura dell’articolo m’imbatto subito su una suddivisione marcata tra due entità non meglio definite:
“i complottisti” vs. “gli esperti”.

Onde evitare equivoci cerco nel famigerato vocabolario Wikipedia per capire qualcosa di più sulle teorie dei cosiddetti complottisti o cospirazionisti: “La parola "cospirazione" deriva dal latino conspirare ("respirare assieme"), e nell'uso contemporaneo indica una situazione dove due o più persone si accordano per compiere un atto illegale o immorale. Le componenti essenziali sono il coinvolgimento di almeno due persone, la segretezza e l'intento malizioso.”

Subito mi rendo conto della pericolosità di questa categoria di persone e rimango in uno stato di allerta durante la lettura. Chi sono costoro, mi chiedo? Per avere un quadro completo delle due categorie analizzo anche la parola “esperto”: “Un esperto è una persona alla quale, per motivo di professione oppure per una comunque acquisita competenza ed esperienza su una data materia, viene richiesto di fornire pareri scientifici su argomenti di dettaglio. L'opposto di esperto è conosciuto come dilettante.”

Continuo la lettura prestando maggiore attenzione alle parole rilasciate dagli esperti (mai nell’articolo si dice chi siano questi esperti)…

... e, seppure con qualche perplessità, arrivo alle righe conclusive dove sono esposte le dichiarazioni dell’esperto climatologo David Travis. Il quale, nel 2001, dimostrò che nei 3 giorni di sospensione dei voli sugli USA, dopo gli attentati dell’11 settembre, la temperatura media sul Nord Atlantico era aumentata di quasi 1°C, perché il cielo era più limpido.

Improvvisamente mi sovviene un ricordo: tale dichiarazione era stata riportata il 4 Febbraio 2007 da “Il Sole 24 Ore” dopo il vertice di Parigi sul clima; il quotidiano aveva riservato un’intera pagina all’argomento con il titolo: “L’inquinamento che ci aiuta: senza aerosol e scie degli aerei, il riscaldamento sarebbe peggiore”.

Non riuscendo assolutamente ad immedesimarmi nella mente di un climatologo, mi sono posto le seguenti domande:

1) Sono così bravi i climatologi da riuscire a prevedere la temperatura nei tre giorni successivi con una precisione di un grado centigrado?

2) Possono i climatologi fare un’analisi statistica ed estrapolare dei risultati prendendo come campione solo tre giorni?

Credo che queste poche righe siano sufficienti a far inorridire non tanto uno scienziato, ma un qualsiasi attento lettore che capisca un po’ di meteorologia, in quanto basterebbe fare un piccolo bilancio tra l’Anidride Carbonica emessa nell’atmosfera (già ad una certa quota) ed il pulviscolo immesso come residui di combustione, per capire che anche le normali scie sono estremamente dannose per l’effetto serra.

Inoltre, non tutti sanno che non è vero che i voli si interruppero l’11 settembre. Vi sono molte testimonianze documentate delle telefonate allarmate di cittadini statunitensi che, nonostante il blocco dei voli sul territorio nazionale, continuavano a vedere sorvolare i loro cieli da aerei non identificati. Pertanto, lo scienziato in questione dovrebbe rifare i suoi conti.

A parte queste dichiarazioni dello scienziato climatologo, il fatto inquietante, che mi lasciò davvero perplesso e dubbioso come studioso della materia, è come mai un redattore di un giornale così letto a livello nazionale, avesse voluto sparare a caratteri cubitali un titolo che attirava lo sguardo e aveva lo scopo evidente di tranquillizzare gli impauriti e gli scettici. La cosa è facilmente interpretabile nel seguente modo: “Tranquilli, il riscaldamento globale si può combattere: continuiamo a consumare e a inquinare senza preoccuparci”. Dopo aver scritto alla redazione del “Il Sole 24 Ore” per una rettifica immediata, e non aver ricevuto alcuna risposta in merito, ecco che mi ritrovo qui, a distanza di quasi un anno, che si ha ancora il coraggio di pubblicare simili notizie su una rivista scientifico-commerciale.

Dopo questo flash, che mi ha riportato alla realtà dei fatti, rileggo a ritroso con più attenzione l’intero articolo di FOCUS. Riporto l’intera frase:

“Per fare chiarezza sull’argomento, l’USAF ha redatto un documento che risponde punto per punto alle insinuazioni: le scie più contorte sono quelle deformate dai venti; i disegni a griglia sono dovuti al sistema di navigazione USA (e non solo), formato est-ovest e nord-sud che s’intersecano a quote differenti”.

Da questa frase si comprende che gli Americani, e non solo, navigano spostandosi da EST verso OVEST e da NORD verso SUD. Sono proprio strani; se così fosse sarebbe un bel problema. Sarebbe come dire che per andare da Cagliari verso Roma il pilota deve prima dirigersi verso Lamezia (rotta Ovest - Est) e poi virare a Nord verso Roma.

Il signor Pitagora, nel 572 a.C., ci ha insegnato che in un triangolo rettangolo l’ipotenusa è più piccola della somma dei cateti. Esistono un’infinità di rotte, e quindi di aerovie che sfruttano tutta la scala degli angoli sessagesimali da 0° (rotta Nord) a 359°, e come se non bastasse si usano anche le sottomisure dei gradi: i primi e i secondi. In particolare, se un pilota ha deciso di andare a Roma partendo da Cagliari, gli consiglio, a seconda del Flight Level, di mantenere la Rotta M126 o la rotta UM159 aerovie all’incirca a 40°.

Ecco un’altra frase di FOCUS:

“Gli scienziati dicono in coro: che il fenomeno delle scie chimiche non esiste: esistono solo le scie normali, quelle che rilasciano tutti gli aerei in volo tra 8 e 12 Km di quota in determinate condizioni di temperatura (di solito -40°C) e umidità relativa (60-70%). Le scie non ci sono sempre. Si formano quando il vapore acqueo e’ “sovrassaturo”: in tal caso condensa, generando microgocce che diffondono la luce, spiega Antonio Zecca, docente di fisica all’Università di Trento. Semplificando, si vedono meglio quando il tempo sta passando dal bello al brutto. L’effetto può persistere per ore, spandendosi per migliaia di Km2 e creando nubi indistinguibili dai cirri naturali.”

A questo punto la mia curiosità è irrefrenabile; do un’occhiata ai siti ufficiali dei cospirazionisti: cito, per fare un esempio, il nostro www.sciesardegna.it, e leggo l’esposizione relativa al fenomeno della condensazione. Mi rendo subito conto che i cospirazionisti concordano pienamente con gli scienziati. In particolare, i primi mi precisano che nel caso in cui i gas combusti dei motori a getto siano immessi in un’atmosfera con elevati valori di umidità relativa superiori al 60-70% (non è affatto necessario avere un’atmosfera soprassatura come dicono gli scienziati), e se le temperature sono inferiori ai meno 40°C (tutto ciò per la particolare consistenza e tipo di nubi), è ammissibile la formazione di scie persistenti le quali sono costituite interamente da cristalli di ghiaccio (non da goccioline!!!!). Ciò significa che si assiste al fenomeno della sublimazione o brinamento, cioè alla trasformazione diretta del vapore in ghiaccio. Pertanto anche i cospirazionisti ammettono l’esistenza di scie persistenti e usano come riferimento il termine coniato dai meteorologi cirrus aviaticus in quanto queste scie persistenti sono simili ai cirri naturali (nubi della regione superiore interamente costituite da cristalli di ghiaccio).
Dalle mie nozioni di fisica mi viene in mente subito la relazione che esiste tra la Temperatura, Pressione e Densità dell’aria: mi chiedo subito come mai quando si parla di persistenza di scie si tralasci un parametro importante come la pressione. I cospirazionisti non si sono affatto dimenticati, e come hanno fatto gli americani dell’US AIR FORCE Global Weather Center, eseguono le loro analisi sul campo analizzando e confrontando i radiosondaggi, che forniscono i parametri reali dell’atmosfera (pressione, umidità, temperatura, etc.), con le osservazioni sul posto.

A questo punto riscontro una indubbia e maggiore professionalità nel riportare concetti fisici complessi e dati nei cospirazionisti che non negli esperti citati da FOCUS (ma chi sono?) o nei giornalisti scientifici, i quali non eseguono analisi ma si limitano a contestare senza controparte alcuni articoli presi qua e là sui vari siti internet!!!.
Ma sono ben altre le scie cui si riferiscono i cospirazionisti: sono scie rilasciate a bassa quota in un’atmosfera dove i limiti dei parametri di temperatura, di umidità e di pressione sopra citati (su cui, ripetiamo, sono d’accordo anche gli scienziati) non vengono soddisfatti.

Ci sarà mai qualcuno che oserà spiegare ai pericolosissimi cospirazionisti questa delicata discrepanza?
Forse ci ha provato, in un momento di smarrimento, il TG1 in data 10 maggio 2007 con un servizio in cui sottolinea che i Russi sono dei maestri nell’evitare la pioggia per salvare importanti manifestazioni internazionali:



Onde evitare di dare giudizi prematuri sull’articolo mi addentro nel paragrafo:

“Il quartier generale di tutto questo sistema si troverebbe in Alaska: qui ci sono, infatti, la installazioni di Haarp (High Frequency Active Auroral Reserch Program), un programma di ricerca sulla ionosfera avviato nel 1990 dalla Difesa USA in collaborazione con molte università. In realtà si tratta di un centro che si occupa di comunicazioni militari e civili e di sistemi di navigazione marittima. Ma, secondo i cospirazionisti, il suo vero scopo è l’alterazione delle condizioni atmosferiche e il controllo mentale delle masse attraverso onde elettromagnetiche.”

L’argomento a questo punto è davvero complesso. Ma entriamo nel merito:

Il progetto H.A.A.R.P., è stato avviato dal Ministero della Difesa USA in collaborazione con molte Università: spesso si tende a mitigare alcuni progetti criminosi militari con la simbiosi tra le forze militari e l’Università!!! Da esperienze personali posso garantire che in alcune di queste collaborazioni si studiano e si realizzano progetti criminosi, proprio perché sono quelli in cui i budget sono tutt’altro che limitati. Qui un vecchio documento dell’Unione Europea, riportando alcune parti della delibera UE.

Sembrerebbe che il progetto criminale non interessi solo il Ministero della Difesa Americano e l’Università, ma il mondo intero!

Come mai i giornalisti e gli scienziati non si chiedono il perché sia stata scelta come sede dell’impianto l’Alaska? Se non erro il progetto base deriva dal brevetto (United States Patent 4,686,605) dell’11 Agosto 1987 dello scienziato Eastlund, acquistato dal Governo degli Stati Uniti d'America, dal titolo “Method and apparatus for altering a region in the earth’s atmosphere, ionosphere, and/or magnetosphere”.

Un’attenta analisi del brevetto, disponibile su internet (almeno guardatelo giornalisti di FOCUS!!), evidenzia che il centro in Alaska si occupa di tutt’altro che di comunicazioni militari e civili e di sistemi di navigazione marittima; basti pensare che per alimentare le antenne è stato necessario costruire una centrale termoelettrica a gas metano che sfrutta i giacimenti presenti nel sottosuolo.

A questo punto è davvero importante rinfrescare la definizione di “cospirazione”:

“Le componenti essenziali sono il coinvolgimento di almeno due persone, la segretezza e l'intento malizioso.”
Interessandomi per mestiere al problema delle scie d’aereo, ed entrando in contatto con i cosiddetti cospirazionisti, posso dire di aver incontrato solo persone molto inquiete e preoccupate, che hanno esposto le loro conoscenze e le loro indagini con tante analisi e prove lasciandosi talvolta scappare, (consisterebbe in questo l’illegalità?), qualche ipotesi riguardo al perché di queste operazioni. La componente essenziale della segretezza penso che in questo caso non sia soddisfatta, visto che loro esibiscono, purtroppo solo sul web, le loro prove; dico purtroppo in quanto i vari articoli presentati alla stampa locale e, soprattutto, nazionale, spesso non vengono accolti magari perché ritenuti scomodi. Maliziosi, nel senso di intesi a fare del male? E per quale motivo! Per seminare terrore fra la gente? E a che scopo? Non certo a scopo di lucro, visto che loro si autofinanziano e spendono molto del loro tempo a studiare e ad aggiornarsi.

Al contrario, in questo articolo di FOCUS, il problema diventa più serio: come mai la rivista si è occupata per la terza volta in poco tempo dell’argomento, affermando ogni volta che si tratta di pure invenzioni? Se così fosse, che motivo ci sarebbe di continuare ad insistere? La teoria cospirazionista cadrebbe da sola… E invece no, perché quegli aerei continuano a passare…

Infine chiedo: chi sono questi esperti citati dal giornalista, che dovrebbero essere i nemici dei cospirazionisti? Sono forse quelli dell’USAF, di cui FOCUS mette addirittura il link a fine articolo, per informarsi meglio?
Carissimi giornalisti di FOCUS, nella vostra redazione ci sono persone che svolgono il proprio lavoro con scarsa professionalità, e anziché eseguire un serio lavoro di ricerca e di studio si limitano a leggere in maniera superficiale i contenuti di alcune pagine web. E il risultato dell’indagine non può che essere oltre che banale, fuorviante per un lettore poco attento o ignorante in materia.

O forse tutto questo può essere riassunto con un’altra bella parola che vi piace tanto: disinformazione, perché questo è quello che state facendo, con le vostre scarse competenze tecniche. volutamente date notizie sbagliate, facendo passare per illegale e immorale il semplice diritto di domandarsi ed esigere risposte certe da chi dovrebbe occuparsi seriamente della sicurezza e incolumità dei cittadini.

Se foste seri professionisti e persone che ragionano con la propria testa, tirereste voi le somme per affermare con coraggio chi è dilettante, e soprattutto chi è davvero che cospira con le sue azioni immorali e maliziose.

Luigi Fenu (Ing. Aeronautico)

Comitato Regionale Scie Sardegna


VEDI ANCHE: Focus e la “verità sull’11 settembre”, un altro splendido esempio di superficialità giornalistica, ai confini con la disinformazione vera e propria.


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E con questo sospendiamo le pubblicazioni per le feste, dandovi appuntamento alle prime spruzzate del nuovo anno.

Auguri felici!

Vostro

Felice Capretta

domenica 16 dicembre 2007

Cieli Blu

Stimatissimi sciomaniaci di tutta la penisola, in questi ultimi giorni Milano è sotto un bel cielo blu.

Anche se la maggior parte dei milanesi sono troppo impegnati a cercare pacchetti e inventarsi regalini rigorosamente di corsa, noi ci godiamo il cielo blu, il freddo pungente e l'aria relativamente pulita.

Lasciamo giusto per dovere di cronaca la foto in alto a sinistra e questa di seguito, che risalgono alla spruzzata del 5 Dicembre.





Saluti felici

Vostro

Felice Capretta

mercoledì 5 dicembre 2007

Morgellons e scie chimiche [2 di 2] - l'intervista

Ed ecco a voi la seconda parte. Anche oggi hanno spruzzato scie chimiche sopra la nostra testa. Ma le foto arriveranno più avanti. Per ora gustatevi questa esclusiva...

(Attenzione: se avete perso la prima parte di questo articolo, scorrete più in fondo a leggerla e poi tornate qui)


Una lettrice di Scie Chimiche Italia ci ha contattati alcuni giorni fa per segnalarci un possibile caso di Morgellons in Italia. Ci ha messo in contatto con una gentile signora di mezza età, equilibrata e di buone maniere, affetta da Morgellons dal 2003. Vive a Milano, ma non ha perso del tutto il melodico accento meridionale che, unitamente alla grande capacità di essere diretta ed autentica, ci fa capire di più delle sue origini.

Milena, questo è il nome che useremo per proteggerne l’anonimato, ha accettato di incontrarci e rilasciarci un’intervista. Lunedì scorso è avvenuto l’incontro, in una Milano prossima al crepuscolo, tra inconsapevoli uomini di affari che si affrettano guardando a terra anziché in cielo e insospettabili fotografi di scie armati di macchinette digitali e script per l'intervista.

Viste le interviste ai pazienti americani, pensavamo di incontrare una persona fragile e disperata, con continui pruriti, pensavamo che sarebbe stato difficile intervistarla. Invece abbiamo trovato Milena in buona forma, rassegnata nei confronti della classe medica ma con un grande rispetto di sè.

Abbiamo trovato una donna determinata a trovare il modo per uscirne anche da sola, disposta a raccontarci la sua storia senza troppi giri di parole, per essere da testimone al mondo e da sostegno a chi versa nelle sue condizioni.

Questa è la trascrizione, in esclusiva per i lettori di Scie Chimiche Italia.

La ripubblicazione è consentita sotto licenza CC, con link in chiaro alla fonte: Scie Chimiche Italia .


“FC: Buongiorno Milena e grazie per aver accettato di incontrarci. Ci vuole raccontare la sua storia? Quando è iniziato tutto?

M: Nell’Agosto 2003. Tutto è iniziato con una specie di puntura di insetto sul braccio destro. Mi aveva dato un gran prurito, poi è comparsa una piccola piaga e poi si è esteso. Prurito a volontà e poi pian pianino sempre più taglietti sul braccio. Sono partita con il braccio destro e poi si è esteso anche al braccio sinistro.


FC: Cosa succede alla sua pelle?

M: Dalle piaghette sulle braccia uscivano fludi, siero. Rendevo fradici i maglioni e i pigiami. Dalla pelle escono puntini neri e filamenti, più sottili di un capello, lunghi più o meno 5 mm. Passo ore ogni giorno a togliere puntini neri e filamenti dalla mia pelle. Faccio lunghissime docce e bagni, più volte al giorno, al termine dei quali restano abbondanti residui di granuli e filamenti.


FC: Quando ha saputo che c’e’ qualcuno che ha il suo stesso problema?

M: 20 giorni fa. Passare 4 anni senza sapere cosa potesse essere, senza assistenza, è stato tremendo. Sono passata come “fuori di testa” (ride, ndfc), adesso ci rido su, ci sono abituata.. dopo tanto tempo ci posso anche ridere su, no?


FC: Ha avuto aiuto dalla classe medica?

M: Ad un certo punto sono andata al pronto soccorso. In questi anni mi sono rivolta a 11 dermatologi diversi e mi hanno visitata un numero imprecisato di dottori. Mi hanno dato creme, fitostimoline, antiparassitari, ogni volta sembrava migliorare ma poi tutto in una volta rispuntava tutto da capo. Mi hanno consigliato una biopsia, ma ogni volta trovavo un medico diverso e dovevo rispiegare tutto da zero e non riuscivo a farmi prescrivere una biopsia. Ognuno ha la sua opinione ed hanno fatto motli tentativi. Mi hanno chiesto se non fossi stressata, mi hanno detto che poteva essere un fattore psicologico. Una volta ho chiamato una dottoressa, dicendole di guardare i granuli che uscivano dalla cute. Mi ha risposto “signora, lei è pulita!” Non ha voluto vedere cosa succedeva…

Nessuno mi ha creduto, nemmeno i miei famigliari. Mi vedono passare lì tanto tempo a sfreg….ripulirmi – ore ed ore ogni giorno, mattina, pomeriggio, la sera prima di andare a dormire, il tempo passa come se niente fosse.


FC: Ha portato documentazione riguardo a morgellons? Cosa le hanno detto?

M: Hanno detto che “sono fortunata a non avere quella malattia”


FC: …!

M: Mi hanno detto che era esfoliazione dell’abbronzatura, mi hanno detto che poteva essere vitiligine, che sto guarendo dalla vitiligine. E’ difficile trovare chi ti dà retta, ascolta.

Non dico tanto, a volte basta anche solo che ti ascoltino.


FC: Ora come si cura, o almeno, cosa fa per migliorare la sua situazione?

M: Oggi sono migliorata con le lampade, la fototerapia. Da maggio dell’anno scorso, da circa 18 mesi. Quando sono in ferie prendo molto sole. Il sole dà beneficio. Adesso ho queste pilllole per la melanina.

In passato ho trovato sollievo anche grazie al permanganato. Si scioglie nell’acqua, ci metto le braccia a mollo ed escono tutti i puntini neri. La candeggina ha dato dolore e basta.

Al mare, questi granuli e questi filamenti volano via. Li vedi uscire dalla pelle e volano via. Al mare, si, con il caldo e il sole e l’ammorbidimento della pelle nell’acqua. I vicini di ombrellone mi guardano e ridono neanche troppo di nascosto. Qualcuno mi chiama “la scimmiotta” perché mi tolgo i filamenti dalla pelle tutto il tempo.

Adesso mi gestisco da sola. La verità è questa. A casa mia si sono stancati di vedermi: finisco di mangiare e corro al bagno a ripulirmi. Bagni, docce, funzionano… li faccio, posso dire che vado meglio. Grazie alla fototerapia ed alla insistenza di lavarmi con prodotti emollienti, perché esce quello che c’e’ sotto la pelle. Non me lo ha suggerito nessuno, faccio di testa mia. Mi lavo con la frutta. La frutta è sana ed è emolliente. Forse dovrò continuare a vita a lavarmi con la frutta. Anche le saponette all'olio di riso funzionano molto bene.

Adesso me ne accorgo da sola, come vedo un piccolo puntino nero lo rimuovo subito e tolgo i filamenti.


FC: Grazie Milena per la sua disponibilità. A presto.

M: Grazie a voi. Speriamo che questa intervista possa essere di aiuto a qualcuno che si trova nelle mie condizioni.

Considerazioni finali:

I medici che hanno scelto di ignorare il caso di Milena, o di prescriverle superficialmente cure inutili o dannose, hanno tradito il giuramento di Ippocrate e dovrebbero andare a coltivare le zucchine.

Pensavamo che Morgellons fosse un morbo che non poteva fare altro che peggiorare. Invece abbiamo trovato Milena in forma, che vive di alti e bassi, ma la sua esperienza dimostra che convivere con Morgellons si puo’, almeno fino a quando qualcuno non riuscirà a trovare il rimedio. Quel giorno, come oggi, faremo la nostra parte per inchiodare gli eventuali responsabili alla sbarra.

Milena ha tratto sollievo da:

- una sistematica e costante opera di attenta “autorimozione” dei granuli e dei filamenti

- bagni di permanganato, che nel suo caso hanno estratto granuli e filamenti

- fototerapia con lampade UV e bagni di sole

Last but not the least, anzi, un punto essenziale: Milena dice che tutto è iniziato con una singola puntura. L’ha descritta come una puntura di insetto. Mentre alcuni hanno vissuto un fenomeno analogo, altri potrebbero aver trascurato il fatto. Occorre dunque indagare più a fondo per verificare un eventuale riscontro sistematico.

Ci siamo ripromessi di incontrarci una seconda volta per una nuova intervista. Siamo disponibili per suggerimenti sulle domande al consueto indirizzo: sciechimiche-chiocciola-tiscali-punto-it.

Saluti felici e un abbraccio a Milena!

Vostro

Felice Capretta

domenica 2 dicembre 2007

Scie chimiche Italia - Aggiornamento

scie chimiche italiaStimatissimi sciofissati di tutta Italia,
come promesso, prima di pubblicare l'intervista annunciata, torniamo a voi con abbondante copertura fotografica dello scempio degli ultimi giorni.

Potete ammirare il capolavoro di aerosol alla consueta gallery foto di scie chimiche. Partite da questa foto di scie chimiche in Italia e scorretele tutte.

Per la cronaca, abbiamo avuto una intera settimana di operazioni di spray piuttosto intense.
Le scie chimiche in Italia hanno coperto il cielo in più punti.
Anche nella giornata di oggi i nostri amici di sempre non si sono fermati.

Proprio di oggi è questo filmato qui sotto.



Ma veniamo ad argomenti più interessanti della nostra consueta "collezione di figurine".

Prima di tutto un sentito ringraziamento a tutti i fotografi del cielo che ci inviano scatti speciali.
In particolare, un ringraziamento va a Claudia che, oltre ad avere inviato un paio di foto interessanti, tra i commenti ci segnala l'esperienza vissuta con il centralino dei vigili del fuoco.

In passato abbiamo provato a percorrere la strada dei numeri di telefono di pubblica utilità.

Ovviamente siamo partiti con il contattare il 112.

I carabinieri ci hanno dato molte e diverse risposte ogni volta che li abbiamo contattati.

Le più brillanti? Eccole.

Classica: "guardi che è tutto normale"

Altimetrica: "si, ma a che altezza sono? perchè se sono sopra i 3000 metri deve chiamare l'aeronautica, se invece sono sotto puo' parlarne con noi"

Burocratica: "non è di nostra gombedenza"

Aristocratica: "abbiamo cose più importanti da seguire"

"devo finire la partita a tetris"


"mi scade lo yogurt"


(rassegnati, alla fine abbiamo preferito aprire un blog)

I vigili del fuoco potrebbero essere una buona opzione, anche perchè sono competenti in caso di agenti contaminanti biologici e chimici - e questo sembra essere effettivamente il nostro caso.
Con questo, non invitiamo i nostri lettori a contattare inutilmente il 115. E' un numero di pubblica utilità.
Ma in alcune occasioni di cielo particolarmente chimico, un tentativo si puo' fare, e forse è una delle strade da percorrere.

Un sentito ringraziamento va anche all'anonimo che ha lasciato un commento laggiù in fondo, in bilico tra il bisogno di parlare e la speranza di non farsi notare troppo.
Solitamente non pubblichiamo tesi completamente anonime e prive di sostegno dei fatti, ma queste ci sembrano particolarmente degne di nota.

Per chi se lo fosse perso, lo rilanciamo qui

xxxxxxxxxxxx leggere con attenzione xxxxxxxxxxxx

Trattasi di "smart dust" in varie configurazioni per diversi scopi, alcuni tanker provvedono ai test delle nuove combinazioni e altri a un uso delle preeseistenti,

1:"smart dust" polveri nanometriche "intelligenti" formate da materiali di sintesi a reazione concatenta, che traggono energia dai campi elettrici dei tralicci dell'alta tensione o in casi sperimentali dall'energia solare.

ogni granello è un nanocomputer collegato agli altri, sono progettati per molteplici usi: rilevamenti ambientali, costruzione sistemi tridimensionali delle aree interessate e programmati per riconfigurarsi nel caso alcuni granelli cadano troppo lontano o vengano distrutti.
Il principale finanziatore di questo progetto è la DARPA
.

2: sali di bario e alluminio gettati per modificare le condizioni metereologiche e utilizzate come "piano" per collegamenti radio ad alta quota senza l'ausilio di unità fisse terrestri
.

Si ipotizza un effetto del morbo di morgellons nel 1' caso, in quanto i composti di nanosintesi tendono ad aggregarsi e a cercare le condizioni dell'ambiente esterno per "arrivare" al loro scopo, logicamente funzionano come una pianta all'interno di un organismo vivente, trovando come via di d'uscita i bulbi piliferi in filamenti di polimeri. Trattasi di effetti collaterali e non conducibili a un volontario esperimento su esseri umani.

xxxxxxxxxxxx leggere con attenzione xxxxxxxxxxxx

Interessante, non è vero?

Saluti felici

Vostro

Felice Capretta


ps: l'anonimo commentatore - che tra l'altro è sufficientemente skillato da nascondere le tracce del suo passaggio al nostro sistema di tracking (ok, non ci vuole molto, basta bloccare i javascript) - puo' contattarci in privato al consueto indirizzo: sciechimiche chiocc tiscali punt it